Come aggirare l’algoritmo di Facebook

L’algoritmo di Facebook è quell’insieme di regole che governa la priorità dei contenuti che il social network mostra agli utenti. L’algoritmo ha l’obiettivo di fornire, a ogni singolo utente, i contenuti più appropriati per la sua esperienza su FB.

Lo scopo è quello di trattenere e coinvolgere quanto più possibile gli utenti sul newsfeed di Facebook. Lo scopo di questo articolo è quello di imparare a condizionare i contenuti presenti su FB, per poterlo fare bisogna capire meglio come funziona il social network.

Come funziona l’algoritmo di Facebook

Il lavoro oscuro dell’algoritmo Facebook è scrupoloso e incessante ed è realizzato grazie ad un complesso lavoro di classificazione dei contenuti. Sì perché per decidere cosa proporti, oltre a conoscere le tue preferenze, FB deve sapere esattamente di quali contenuti dispone.

Quindi prima ancora di utilizzare tutti i dati in suo possesso, circa i tuoi gusti e le tue preferenze, l’algoritmo analizza minuziosamente ogni contenuto pubblicato dagli utenti classificandolo secondo diversi parametri. Facebook sa leggere tutto:

  • meme
  • fotografie
  • video
  • contenuti testuali
  • link a contenuti esterni

Facebook comprende, riconosce, decodifica il contenuto dei file grafici contenenti scritte (meme), le persone nelle fotografie, il contenuto dei video il contenuto dei video, il tenore dei messaggi di testo, gli argomenti esposti in contenuti esterni alla piattaforma.

Prima di proporti qualcosa, l’algoritmo ha studiato a fondo ogni possibile scelta.

Ovviamente ora sorge una domanda: sula base di quali informazioni Facebook sceglie i contenuti da mostrarmi?

Chiarisco subito una cosa l’algoritmo non seleziona ma ordina.

Quindi decide la priorità con la quale pubblicare, sul tuo newsfeed, i contenuti più giusti per te (e per il social stesso), senza scartare niente. Se tupassassi delle ore a scorrere il newsfeed alla fine avresti visto tutti i contenuti pubblicati recentemente dai tuoi amici e anche un po’ di contenuti suggeriti per te da Facebook.

facebook

Come aggirare l’algoritmo di Facebook

Alla luce di quanto detto finora sembrerebbe impossibile influenzare quello che accade al di fuori del tuo newsfeed ma non è così. Ho chiuso la sezione precedente accennando ai contenuti suggeriti per te dall’algoritmo stesso. Che cosa sono? Sono argomenti che stanno incontrando il favore di altri lettori, lettori che condividono con te qualche interesse

  • politico
  • sportivo
  • animalista
  • ambientalista
  • territoriale
  • personale
  • culinario
  • scientifico
  • artistico
  • culturale

li conosciamo gli argomenti di Facebook, sono sempre gli stessi, le notizie parlano sempre degli stessi argomenti.

Vediamo di capire un po’ il concetto di tendenza di Facebook ogni giorno su FB ci sono alcune notizie che tengono banco per un po’ e poi spariscono.

Nel tempo della loro attività le notizie di tendenza le trovi ovunque, l’algoritmo le considera prioritarie e te le proporne anche se pubblicate dall’ultimo dei tuoi amici, quello con cui non interagisci mai!

Finito il loro momento spariscono, ma nel frattempo le notizie di tendenza hanno fatto il giro del mondo e le hanno viste praticamente tutti.

Cosa genera una tendenza? È ovvio che è di tendenza un argomento di cui parlano tutti, ma sulla base di quali parametri FB decide che un argomento ha questa caratteristica?

Si dice che un argomento è virale quando riesce a “contagiare” velocemente i newsfeed di molti utenti, ma per fare questo l’algoritmo deve aver già intercettato i segnali della viralità.

Quali sono per Facebook i segnali della viralità?

Come detto, per poter governare il flusso dei contenuti sui newsfeed di tutti gli utenti, l’algoritmo di Facebook deve saper riconoscere i segnali caratteristici di una notizia virale.

Quali sono questi segnali? Sono principalmente di due tipi: quantitativi e qualitativi.

I segnali quantitativi sono il numero di condivisioni che una notizia ottiene, quanti utenti scrivono spontaneamente (senza condividere) su quell’argomento, quanti commenti ricevono i post sull’argomento, quante interazioni.

Insomma più se ne parla e più è di tendenza. Ma questo è ovvio.

Vediamo allora una cosa meno scontata: i segnali qualitativi.

Il primo segnale qualitativo è la velocità. Facebook misura la velocità con la quale gli utenti interagiscono con le notizie.

La capacità di raccogliere velocemente reazioni e commenti è di fondamentale importanza per dare all’argomento la qualità di virale.

Altrettanto importante è la velocità di diffusione della notizia: questa è la capacità di essere condivisa velocemente, di generare velocemente molti contenuti diversi fra loro.

Un secondo segnale qualitativo importante, relativo ad una notizia, è l’autorità di chi la diffonde.

Una notizia condivisa da profili e pagine molto seguiti, raggiunge facilmente lo status di notizia virale.

L’autorità dei profili e delle pagine è un parametro di Facebook, questo vuol dire che il social network classifica queste entità in base alla loro capacità di attrarre altri utenti, di innescare le discussioni, di raccogliere le reazioni e, in via indiretta, di condizionarne i comportamenti sul social network come nella vita reale.

Insomma gli influencer esistono anche su Facebook e l’algoritmo ne tiene conto.

A proposito di profili, se sei curioso di sapere chi vista il tuo, ti do qualche dritta per scoprirlo.

Gli influencer su FB

Al concetto di tendenza bisogna associare spesso il concetto di personaggio.

La risultante di questa associazione è il personaggio di tendenza.

Facebook tiene sotto controllo queste figure perché i personaggi di tendenza riescono a influenzare molti utenti, sono quindi anche essi portatori di segnali di viralità e FB monitora costantemente quanto accade sulle pagine e sui profili degli influencer per cogliere al volo le tendenze del momento.

Quali sono gli influencer di FB ?

Non farò nomi perché gli influencer sono ciclici e tra un anno quelli di cui potrei parlare potrebbero non aver più alcuna influenza. Ti dico però quali sono le caratteristiche che fanno di un profilo/pagina, una fonte di influenza.

Ovviamente i requisiti quantitativi sono richiesti. Più follower ha un influencer maggiore è il peso di quello che accade sulla sue pagina/profilo.

Il paramento quantitativo però viaggia di pari passo con quello qualitativo e, anzi, senza qualità la quantità è addirittura controproducente. Mi spiego meglio.

Mettiamo il caso che un personaggio di tendenza abbia una pagina con 100.000 follower. Ogni suo post dovrebbe generare un congruo numero di commenti, reazioni e condivisioni.

Nella realtà, invece, non è così: ci sono centinaia di pagine con più di 100.000 follower che faticano a fare poche decine di like per ogni post.

Il motivo è  che probabilmente quella pagina o quel profilo non pubblicano ciò che i follower si aspettano. Non voglio indagare su come queste pagine abbiano raggiunto un così ragguardevole numero di follower, ma voglio sottolineare il fatto che se ad un cospicuo numero di seguaci non corrisponde un proporzionato numero di interazioni, allora la pagina non è in grado di influenzare: non siamo di fronte ad un personaggio di tendenza.

Per essere influencer devi avere un grande seguito sia quantitativo che qualitativo, la tua pagina o il tuo profilo devono deve essere seguiti da utenti che hanno voglia di sapere cosa pensi di determinati argomenti, che aspettano i tuoi post e che interagiranno con essi.

Sei ha queste qualità sei un influencer, FB terrà in grande considerazione quello che fai sul social network e le tue azioni genereranno viralità.

influencer su FB

Allora è possibile condizionare i contenuti di Facebook?

La risposta è certamente sì, ma non è così facile.

Ci sono migliaia di influencer che lo fanno quotidianamente, come ci sono migliaia di agenzie che ci provano costantemente e qualcuna ci riesce anche.

Se quello che vuoi fare è manipolare in maniera artificiale l’algoritmo di Facebook devi farlo seguendo le regole del gioco, il che vuol dire che hai bisogno di risorse: diversi profili e pagine principali che propongono contenuti e tantissimi profili e pagine che amplificano i contenuti proposti.

Questi ultimi devono agire tempestivamente, commentando, mettendo reazioni, condividendo i contenuti proposti dalle pagine e dai profili principali.

Il numero di queste interazioni deve essere proporzionato al numero degli utenti che seguono le pagine principali e le reazioni devono proseguire nelle ore successive alla pubblicazione andando a scemare successivamente.

Insomma tutto deve apparire assolutamente naturale altrimenti l’intelligenza artificiale di FB scopre il gioco e penalizza tutti quelli che vi partecipano vanificando gli sforzi.

È complicato ma non è impossibile. Qualcuno ci è riuscito e ha creato pagine molto influenti che, raggiunta una certa notorietà, continuano a stare a galla anche senza la spinta delle macchine produttive organizzate dalle agenzie di comunicazione. In tanti ricorrono all’assistenza di queste agenzie:

  • politici
  • industrie
  • mezzi di comunicazione
  • personaggi dello spettacolo

tutti vorrebbero un posto in prima fila nel newsfeed di Facebook, ma come è evidente. non è per tutti.

Come manipolare il newsfeed dal tuo profilo

Per concludere vorrei darti un po’ di consigli su come condizionare i contenuti di FB anche dal piccolo del tuo profilo.

Se sei stato attento a quanto ho detto finora qualcosa dovresti averlo già capito, per sicurezza ti dico quali sono i comportamenti che puoi avere per tenere lontane dal tuo newsfeed notizie e facce indesiderate.

Come sai Facebook conosce perfettamente ogni contenuto che gira sul social network; il contenuto di fotografie, video e meme è stato analizzato e categorizzato e verrà confrontato con le tue preferenze prima che ti sia proposto.

Il consiglio principale è questo: sii sempre coerente nel comportarti con quello che ti piace e con quello che non ti piace.

Premia i contenuti che gradisci e ignora quelli indesiderati. Ho detto ignora!

Non ti accanire contro i contenuti che non gradisci, non aggiungere reazioni o commenti negativi, faresti il gioco del contenuto che vuoi combattere.

L’obiettivo di Facebook è quello di generare interazioni, non importa se positive o negative, quindi se reagisci ad un contenuto lo alimenti, anche se il tuo obiettivo è quello di combatterlo.

Allo stesso modo

  • non condividere un articolo per poi parlarne male
  • evita pubblicare il faccione del politico che ti sta sullo stomaco per dire che è un incapace,
  • è inutile sparare a zero sul tuo nemico, faresti comunque il suo gioco.

Ricapitolando abbi solo reazioni di tipo positivo per premiare i contenuti che gradisci, mentre ti consiglio di mostrare totale indifferenza ai contenuti sgraditi.

Voglio sottolineare il fatto che se tutti adottassero questo stile di comportamento FB sarebbe un posto molto migliore del ring di combattimento che è diventato!

In questo senso Facebook è altamente manipolabile, servirebbe però che tutti fossero coerenti nei loro comportamenti sul social network.

Comunica a Facebook i contenuti non graditi

Oltre ad ignorare un contenuto non gradito puoi fare di più per comunicare a FB le tue preferenze e quello che non vuoi compaia sul tuo newsfeed.

Lo strumento lo mette a disposizione lo stesso social network ed è presente in ogni post. Il funzionamento è leggermente diverso se si tratta di post sponsorizzati o meno ma il concetto è lo stesso.

Ogni post ha un menu accessibile tramite tre puntini presenti in alto a destra. Da questo menu è possibile selezionare la voce per nascondere il post (o l’inserzione per i contenuti sponsorizzati). Questo vale sia per la versione desktop (per PC) che per la app mobile.

nascondere post su FB
Ogni volta che vedi qualcosa che non ti piace nascondila dal tuo newsfeed.

In questo modo il social network impara le tue preferenze e ne terrà conto prima di metterti in evidenza contenuti che potresti non gradire e quindi ignorare. Ricorda: l’obiettivo di FB è quello di generare interazioni!

2 commenti su “Come aggirare l’algoritmo di Facebook”

  1. Selvaggia Rondine

    Come mai se registro un nuovo profilo su Facebook mi risponde che il mio profilo è stato disabilitato ancora prima di averlo creato?? Mi dai un consiglio su come superare questo controllo? Grazie.

    1. Ciao Selvaggia, con ogni probabilità stai cercando di registrati con un indirizzo di posta elettronica o con un numero di telefono già usato in precedenza. Facebook fa questo controllo per evitare duplicati. Se vuoi continuare ad usare lo stesso numero (o mail) devi recuperare il vecchio account ed eliminarlo definitivamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto